Stalking
Lo stalking può assumere molte forme diverse: contatti ripetuti a ogni ora del giorno e della notte, ad esempio tramite lettere, e-mail, telefonate, SMS, messaggi su chat, appostarsi, sorvegliare e pedinare la vittima nel suo luogo di residenza o di lavoro o altrove oppure molestarla con domande e contatti tramite terzi e con minacce.
Che cos’è lo stalking
Letteralmente, la parola inglese stalking significa braccare, pedinare. Vuol dire minacciare, molestare e perseguitare una persona in modo ripetuto, deliberato e sistematico, al punto tale da incuterle paura e farla sentire costantemente minacciata o danneggiata nella sua integrità psicologica, fisica e/o sociale.
Gli atti di stalking sono spesso associati tra loro e comprendono ad esempio:
- contatti ripetuti a ogni ora del giorno e della notte (ad esempio tramite lettere, e-mail, telefonate, SMS o messaggi su chat),
- appostarsi, sorvegliare e pedinare la vittima nel suo luogo di residenza o di lavoro o altrove,
- molestarla con domande e contatti tramite terzi,
- introdursi nell’abitazione della vittima per spiarla,
- insulti, diffamazione e false accuse,
- nuocere alla reputazione della vittima sui social media o nel luogo di lavoro,
- intimidazioni e minacce (ad esempio minacciando di usare violenza o di suicidarsi),
- ricatto, rapimento, violenza fisica o sessuale.
Si parla di cyberstalking come di una forma specifica di stalking quando vengono impiegati mezzi di comunicazione e tecnologie elettroniche (social media, e-mail, app, sistemi GPS ecc.).
Lo stalking è un reato?
In Svizzera lo stalking non costituisce un reato a se stante. Tuttavia, numerosi atti di stalking rientrano in altre fattispecie di reato. Tra le più frequenti citiamo:
- Lesioni personali (art. 122, 123 e 125 CP) o vie di fatto (art. 126 CP)
- Furto (art. 139 CP) o danneggiamento (art. 144 CP)
- Estorsione, minaccia e coazione (art. 156, 180 e 181 CP)
- Delitti contro l’onore (art. 173-177 CP)
- Abuso di impianti di telecomunicazioni (art. 179septies CP)
- Violazione di domicilio (art. 186 CP)
Per una valutazione precisa della sua situazione legale, può rivolgersi a un consultorio LAV, che le offrirà colloqui gratuiti e se necessario la metterà in contatto con un avvocato o un’avvocata. Ulteriori informazioni sulla sua situazione legale sono disponibili qui.
Cosa fare in caso di stalking?
Se lei stessa è vittima di stalking
- Se si sente minacciata o si trova in una situazione di pericolo immediato, chiami la polizia (tel. 117). La polizia ha l’obbligo di fornire aiuto e protezione.
- Chieda un’assistenza professionale.
- Se ha bisogno di protezione, di un alloggio e di consulenza, si rivolga a una casa protetta della sua regione. Qui trova la lista di tutte le case protette.
- Se ha bisogno di consulenza, si rivolga al Servizio per l’aiuto alle vittime di reati (consultori LAV) della sua regione. o a un’unità specialistica della polizia cantonale. Qui trova la lista dei consultori LAV.
- Comunichi alle persone della sua cerchia sociale che sta subendo degli atti di stalking. All’occorrenza potranno intervenire come testimoni e si eviterà anche che inavvertitamente forniscano informazioni sul suo conto.
- Fissi dei limiti: interrompa qualsiasi contatto con la persona che la molesta, comunicandole una volta per tutte (preferibilmente davanti a testimoni e/o per iscritto) che non vuole più avere nulla a che fare con lei. In seguito rifiuti rigorosamente qualsiasi ulteriore contatto.
- Custodisca le prove, come messaggi, foto o certificati medici, e documenti tutti gli atti di stalking in un diario. Saranno utili nel caso di un eventuale procedimento penale e/o civile. Registri nel diario tutti gli atti di stalking, con la data, l’ora, il luogo, gli eventuali testimoni, le sue sensazioni e le conseguenze che l’episodio ha avuto per lei.
Se conosce qualcuno che subisce lo stalking
- In situazioni di pericolo immediato, informi la polizia (tel. 117).
- Offra il suo sostegno alla vittima, senza però farle pressione. Poiché lo stalking genera spesso nella persona che lo subisce un sentimento di impotenza, che può spingerla a ripiegarsi su se stessa, è importante prestarle ascolto, eventualmente sostenerla nell’esercizio delle sue attività nel tempo libero e al lavoro e offrirle altri tipi di aiuto (ad esempio accompagnarla a un consultorio LAV o alla polizia).
- Si informi presso un servizio specializzato per conoscere le offerte di assistenza disponibili. Lì troverà persone competenti, che le forniranno informazioni e la aiuteranno. Qui trova la lista dei consultori LAV.
- Richiami l’attenzione della vittima di violenza sull’offerta del Servizio per l’aiuto alle vittime di reati (consultori LAV) e delle case protette. Qui trova la lista dei consultori LAV e qui la lista di tutte le case protette.
- Comunichi alla persona vittima di violenza che diversi atti di stalking in Svizzera costituiscono un reato. Esistono leggi a tutela delle vittime.
- Protegga la vittima di violenza e la sua propria sicurezza cercando di non lasciare tracce né punti di riferimento che permettano di rintracciarla (indirizzi, numeri di telefono ecc.).