Violenza domestica contro i bambini

I bambini sono esposti a diverse forme di violenza domestica, che possono avere molteplici, gravi conseguenze. Ma che cos’è esattamente la violenza domestica contro i bambini? E cosa si può fare quando i bambini sono vittime di violenza domestica? 

Che cos’è la violenza domestica contro i bambini?

I bambini possono essere colpiti direttamente o indirettamente da diverse forme di violenza domestica. 

Tra le forme di violenza diretta si contano la violenza fisica, come schiaffi o botte, la violenza psicologica, come insulti, minacce o umiliazioni e la violenza sessuale, vale a dire qualsiasi atto sessuale compiuto in presenza di un minore o qualsiasi forma di sfruttamento sessuale. Qui trova maggiori informazioni sulle diverse forme di violenza domestica

Un’altra forma di violenza diretta consiste nel trascurare i bambini a livello fisico o emotivo, cioè non soddisfare i loro bisogni elementari come la nutrizione, la cura o l’affetto. 

I bambini possono essere vittime anche di forme di violenza indiretta, quando ad esempio sono testimoni di violenza tra i genitori o tra le persone incaricate della loro educazione.

Maggiori informazioni e materiali di approfondimento sul tema della violenza domestica contro i bambini, destinati al personale specializzato e ai genitori, sono disponibili sul sito Protezione dell’infanzia Svizzera.

Che fare in caso di violenza domestica contro i bambini?

Se i suoi figli sono esposti a violenza domestica

  • Se i suoi figli si sentono minacciati o si trovano in una situazione di pericolo immediato, chiami la polizia (tel. 117). La polizia ha l’obbligo di fornire aiuto e protezione.
  • Chieda un’assistenza professionale.
    • Se ha bisogno di protezione, di un alloggio e di consulenza, si rivolga a una casa protetta della sua regione. Qui trova la lista di tutte le case protette. In base al codice civile, in caso di violenza domestica, lei ha il diritto e il dovere di mettere in salvo i suoi figli e di separarli temporaneamente dall’altro genitore
    • Se lei e/o i suoi figli avete bisogno di consulenza, si rivolga al Servizio per l’Aiuto alle vittime di reati (consultori LAV) della sua regione. Qui trova la lista dei consultori LAV.
  • Parli con i suoi figli di quello che hanno vissuto. Spieghi loro che non hanno alcuna responsabilità per la violenza. 

 

Se conosce bambini esposti a violenza domestica

  • In situazioni di pericolo immediato, informi la polizia (tel. 117).
  • Consideri seriamente qualsiasi situazione anomala, sospetto, osservazione e descrizione di violenza domestica.
  • Offra ascolto e aiuto, ma accetti anche l’eventualità che i bambini non possano o non vogliano aprirsi con lei. Hanno dei buoni motivi: amano i loro genitori; la dipendenza dai genitori può generare in loro un forte conflitto di lealtà; hanno paura delle conseguenze; non sanno spiegare la violenza; non sanno parlare della violenza e/o la violenza è stata presentata loro come un “segreto di famiglia”, sminuendone la gravità. 
  • Si informi presso un servizio specializzato per conoscere le offerte di assistenza disponibili. Sarà così possibile prestare un aiuto adeguato ai bambini interessati e alle loro famiglie. Qui trova la lista dei consultori LAV.

Quali sono le conseguenze della violenza domestica per i bambini? 

La violenza domestica ha sempre delle conseguenze sui bambini, tanto nelle forme dirette quanto in quelle indirette, e rappresenta quindi un grave impedimento al loro sviluppo

Gli effetti della violenza domestica sono individuali e dipendono da diversi fattori, tra cui:

  • la frequenza, l’intensità e la misura della violenza,
  • l’età e il sesso del bambino,
  • altri motivi di stress presenti o passati,
  • le risorse, i fattori di protezione e le strategie di cui il bambino dispone per affrontare la situazione,
  • il sostegno sociale e affettivo di cui il bambino gode nel suo ambiente (ad esempio la mamma, i fratelli e le sorelle, la scuola, le attività nel tempo libero ecc.).

Le conseguenze della violenza domestica possono manifestarsi su piani molto diversi. 

  • Danni fisici: ferite visibili e invisibili, disturbi del sonno e dell’alimentazione, mal di testa e di pancia, enuresi notturna o altri problemi di salute causati da una cura inadeguata o insufficiente del bambino o della bambina.
  • Danni psicologici e affettivi: tristezza, sintomi depressivi, scarsa autostima, paure, aumento dell’aggressività, pensieri suicidi e sindrome da stress post-traumatico, come flashback, incubi e atteggiamenti di difesa
  • Danni cognitivi: scarse prestazioni scolastiche, brusco calo del rendimento scolastico, evidente ritardo nello sviluppo, bassa capacità di concentrazione e problemi o blocchi nell’apprendimento
  • Danni sociali: difficoltà nel costruire relazioni interpersonali, problemi nello sviluppo di un’adeguata strategia di gestione dei conflitti, aggressività e maggior rischio di ritrovarsi, in età adulta, in una relazione basata sulla violenza (sia come vittima che come colpevole)
  • La violenza domestica può provocare, nell’adolescenza, una propensione alla dipendenza (ad esempio da droghe o alcol) e comportamenti autolesivi, come lesioni autoinflitte o tentativi di suicidio. 

La violenza domestica contro i bambini è un reato?

La violenza domestica contro i bambini comprende molti atti di violenza vietati dalla legge. Oltre alla violazione o al mancato adempimento del dovere di cura e di educazione e alla conseguente compromissione dello sviluppo fisico o emotivo, si possono configurare anche altri reati. Qui trova maggiori informazioni sulla situazione giuridica in materia di violenza domestica

Cosa fa l’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) in caso di violenza domestica contro i bambini?

L’autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) interviene solo in presenza di una segnalazione di rischio per l’integrità di un bambino o di una bambina. Ciò può avvenire ad esempio in seguito a un intervento della polizia in situazioni in cui sono coinvolti minori. Una segnalazione all’APMA comporta soltanto in rarissimi casi un collocamento extrafamiliare dei bambini. L’obiettivo è piuttosto quello di assicurare tutta la necessaria assistenza alle vittime di violenza. L’APMA ha il compito di fare accertamenti sulla situazione e di adottare eventuali misure a tutela dei bambini. Il Servizio per l’aiuto alle vittime di reati e le case protette per donne offrono inoltre aiuti specifici per i bambini e gli adolescenti e assistono nei contatti con l’APMA.